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Bouldering

Forse non tutti sanno, anzi è sconosciuto a molti, che a Cengio, immersa nel verde dell’Area Naturalistica di Rio Parasacco, esiste un’area boulder capace di attirare centinaia di appassionati l’anno, sia per la buona qualità della roccia (arenaria simile a Bleau), sia per il fantastico paesaggio.

COS’È IL BOULDER

In cosa consiste il Boulder? Risolvere un “problema arrampicatorio” (passaggio), più o meno difficile, su un masso che generalmente non deve superare i 4-5 metri di altezza. La partenza può avvenire da posizione “in piedi” oppure, per aumentare la difficoltà, da seduti (sit start). La progressione può essere verticale, fino alla sommità del masso, oppure orizzontale (traverso), lungo uno o più lati del masso stesso, o diagonale, ad esempio seguendo una “linea” particolarmente evidente o ricca di appoggi e appigli.

PARATA

La sicurezza è garantita generalmente da un materassino (crash pad) posto alla base del masso e/o da un compagno che “para” l’arrampicatore, avendo cura di aver liberato la zona di probabile caduta da oggetti che possono intralciare sia il paratore che lo scalatore durante la caduta. La posizione corretta di parata consiste nello stare uno-tre passi dietro allo scalatore avendo cura, in caso di caduta, di non provare a trattenere lo scalatore (troppo traumatica per il paratore) ma di rallentare con una spinta più o meno forte la parabola di caduta del tronco e permettendo così alle gambe di arrivare prima al suolo (crash pad) e collaborare.

STORIA

Impossibile determinare una data di nascita esatta del cosiddetto “boulder” (sassismo) dato che l’attività, più o meno ludica, di salire sulle rocce è sempre esistita. Il boulder nasce come allenamento alla sfida posta dalle pareti alpine, come prova, con poco rischio e con condizioni ottimali, di movimenti da esportare poi in montagna.

Verso la metà del ‘900 in Yosemite (USA) e a Fontainebleau (Francia), e negli anni 70 in Italia, l’andare per massi diventa uno sport vero e proprio, anche se il termine sport risulta riduttivo: stile di vita, anche se retorico, è il termine che più gli si addice.

GARE

Gli anni ’80-’90 vedono la nascita e l’affermazione delle gare di boulder, dapprima su roccia, poi prevalentemente su pareti artificiali, con il prolificare di circuiti sia nazionali (Coppa Italia, Campionato italiano e regionale) che internazionali (Campionati europei e mondiali). Parallelamente all’aspetto agonistico si è assistito in tutta Italia all’espansione dell’attività in ambiente naturale.

Il boulder è libertà: un paio di scarpette, un sacchetto di magnesite e, se proprio non si vuole rischiare il fondoschiena, un bel crash-pad e si ha tutto il necessario per mettersi alla ricerca di un bel passaggio da salire, magari nella tranquillità del bosco.

DIFFICOLTÀ

I massi di Rio Parasacco hanno passaggi adatti ai principianti e ai bambini, una grande varietà di passaggi medi e medio-difficili, e alcuni passaggi molto difficili: in tutto circa 160 passaggi puliti.

Sulla mappa sotto riportata è indicata la difficoltà dei passaggi presenti su ogni lato di ognuno dei massi. Le difficoltà sono puramente indicative e si riferiscono all’impegno fisico ma anche teorico che richiede la risoluzione di un passaggio.

F = lato del masso con prevalenza di passaggi Facili

M = lato del masso con prevalenza di passaggi Medi

D = lato del masso con prevalenza di passaggi Difficili

TD = lato del masso con prevalenza di passaggi Tanto Difficili

Nella tabella sotto riportata è rappresentata la scala di difficoltà più utilizzata nel boulder. Da puntualizzare che differisce molto da quella utilizzata per le falesie: anche se i nomi dei gradi sono gli stessi, le difficoltà cambiano moltissimo, sia in termini di durata che di intensità di sforzo.

L’AREA BOULDER DI CENGIO

Il progetto dell’area boulder di Rio Parasacco è stato realizzato a cura della Sottosezione Cai Cengio (Sezione di Savona) in collaborazione con Comunità Montana Alta Valle Bormida, Comunità Montana Langa delle Valli, Comune di Saliceto e Comune di Cengio.

L’area blocchi di Rio Parasacco è all’interno di una zona definita dalla Regione Liguria di pregio naturalistico: è dunque importante rispettare le norme di accesso, riportate all’entrata dell’area boulder, al fine di preservarne l’unicità.

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